Il contratto di agenzia/distribuzione negli Emirati Arabi Uniti
Il Contratto di agenzia/distribuzione negli Emirati Arabi Uniti
Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) sono una confederazione di 7 Emirati (Abu Dhabi, Ajman, Dubai, Fujaira, Ras al-Khaima, Sharja e Umm al-Qaywaynman), dove i singoli Emirati conservano una considerevole autonomia politica, giuridica ed economica. L’economia degli Emirati, soprattutto in questi ultimi 20 anni, è cresciuta molto, diversificandosi rispetto all’esportazione del petrolio e gas naturale. Tra i settori a maggiore valenza strategica si segnalano quelli del farmaceutico/sanitario e dell’agricoltura altamente tecnologica; ingenti investimenti sono in corso anche nei segmenti ad alta intensità di innovazione (sicurezza cibernetica, intelligenza artificiale, energie rinnovabili, spazio, automazione industriale, mobilità sostenibile, scienze della vita, economia circolare).
La posizione strategica del porto di Dubai, la presenza delle zone franche, gli interessi asiatici, africani ed europei che si polarizzano sul territorio degli EAU sono alla base della selezione di questo mercato come meta primaria di promozione dei prodotti di tutto il mondo. L’Italia continua negli anni a posizionarsi come uno dei primi Paesi partner degli Emirati, come dimostrato anche dalla partecipazione alle varie fiere di settore e da ultimo all’EXPO 2020 “Connecting minds, creating the future”, rinviato al 2021 per il Covid-19. In un mercato così ampio, vi sono possibilità per le aziende di sviluppare un importante business, e le imprese italiane sono particolarmente apprezzate dagli operatori locali, ad esempio nel settore dei beni di lusso.
Entrando nel merito della regolamentazione del contratto di agenzia, va premesso che i sette Emirati costituenti la Confederazione devono assoggettarsi alle leggi federali, pur mantenendo un diritto residuale di regolamentazione nelle questioni che non sono trattate dalla legislazione federale.
La normativa specifica di riferimento stabilisce che l’attività di agente commerciale può essere svolta solo ed esclusivamente da un cittadino degli Emirati o da una società posseduta al 100% da cittadini degli Emirati. L’agente di commercio viene definito come un soggetto che viene incaricato della vendita, distribuzione, promozione di prodotti o servizi nel territorio degli Emirati, a fronte del pagamento di una commissione o della ripartizione degli utili con il preponente. Il Codice di Commercio parla di “contracts agents”, “commission agents” e “commercial representatives”; in effetti si tratta di una distinzione meramente linguistica perché per tutte queste figure ci si deve riferire sempre alle specifiche disposizioni normative in essere.
Va aggiunto che la suddetta normativa non contiene una specifica definizione di “distributore”, ma costituisce prassi comune locale che questi sia una “specie” di agente che non riceve alcuna commissione dal preponente per la vendita dei prodotti, ma si procura un guadagno dalla rivendita e distribuzione dei suddetti prodotti, riprendendo quindi il concetto stesso di distribuzione presente negli altri ordinamenti tra cui quello Italiano.
Pertanto, in base alla normativa menzionata, di seguito alcune delle caratteristiche e formalità principali di questa tipologia di contratto di agenzia/distribuzione:
- il nominativo dell’agente/distributore deve essere registrato presso il Commercial Agency Register, tenuto dal Ministero per l’Economia ed il Commercio;
- deve essere stipulato per iscritto e sottoscritto da entrambe le parti e legalizzato davanti ad un Court Notary Public, con l’indicazione specifica dei prodotti e dei territori coperti dal contratto;
- deve essere tradotto in arabo da un traduttore provvisto di licenza per operare negli Emirati che asseveri la traduzione;
- se il contratto viene sottoscritto al di fuori degli Emirati, allora è necessario tradurre il contratto in inglese, autenticarlo presso un traduttore ed ottenere la legalizzazione dall’ambasciata degli Emirati del Paese dove è stato sottoscritto; successivamente sarà necessario tradurre ed autenticare il contratto in lingua araba.
Inoltre:
- l’agente ha una esclusiva commerciale;
- ha diritto ad una provvigione per ogni transazione che avviene nel territorio coperto dal contratto, anche se non ha partecipato alla trattativa;
- in caso di cessazione del rapporto l’agente ha sempre diritto ad una indennità che può venire determinata dalle parti nello stesso contratto;
- solo dal 2006 è possibile stipulare questa tipologia di contratto a tempo determinato.
Accanto a questa figura di contratto di agenzia tradizionale, è stata introdotta un'altra tipologia contrattuale, per attirare maggiori investimenti stranieri, dove non è necessaria la registrazione presso il Ministero dell’Economia, e non sono previste le formalità sopra menzionate.
In questo caso non è richiesto che l’agente sia un cittadino degli Emirati essendo sufficiente che abbia una licenza per operare negli Emirati; il contratto può essere a tempo determinato e l’agente opera senza esclusiva e in caso di risoluzione non ha diritto ad alcuna indennità.
Va però osservato che proprio per la mancanza di quelle tutele previste nel caso dell’agente tradizionale, da un lato è praticamente impossibile che un cittadino degli Emirati accetti tale tipologia contrattuale, mentre dall’altro lato oggi è abbastanza raro trovare uno straniero con le idonee autorizzazioni e che conosca altrettanto bene il paese e quindi si riesca a muovere agevolmente nel territorio.
Infine, a completamento, va aggiunto che per entrambe le due figure contrattuali sembra improbabile che possa essere scelta una legge straniera per regolare il contratto, mentre per il foro competente è altrettanto improbabile che si possa derogare al foro locale, anche se è possibile ricorrere ad un arbitrato che rappresenta una valida alternativa alla via giudiziaria ordinaria, ma il ricorso è possibile se le parti hanno inserito una apposita clausola arbitrale nel testo contrattuale.
Occorre infine segnalare che proprio a Dubai si è costituito il DIAC, Centro Internazionale dell’Arbitrato di Dubai ed ha come scopo le riconciliazioni commerciali.